Salute Donna

Il gruppo Salute Donna dell’UDI di Ferrara si è formato nel febbraio 2008 con l’intento di individuare necessità e formulare proposte per la salute e il benessere delle donne del territorio ferrarese.

In questi anni il gruppo ha mantenuto costanti contatti con le istituzioni, il personale medico e il Tavolo Salute Donna (costituito nel Distretto socio-sanitario Centro Nord, ha come capofila l’Assessora alla Salute e ai Servizi alla Persona del Comune di Ferrara e coinvolge altre associazioni femminili ferraresi).


Ad oggi le sue principali realizzazioni sono:

I vaccini tra scienza e coscienza (2017)

Nel 2017 il Gruppo Salute ha promosso un progetto di ricerca-indagine sul dibattuto tema dei vaccini con i seguenti obiettivi:

·    – conoscere le condizioni storiche e scientifiche che hanno portato alla scelta di difesa della salute dei cittadini in particolare delle donne e dei bambini attraverso le vaccinazioni di massa, nonché la casistica e le motivazioni di base alla non scelta di vaccinare e vaccinarsi;

·    – conoscere la legislazione e i report statistici nazionali, regionali e locali in ambito vaccinale in relazione alla diffusione delle malattie contagiose;

·    – esaminare con quali  modalità e mezzi viene data informazione/disinformazione, in particolare a favore delle giovani generazioni e delle donne pre e post gravidanza;

·    – individuare le motivazioni che determinano l’adesione o il rifiuto dell’offerta vaccinale nel nostro territorio da parte della donna e/o della coppia;

·    – costruire una alleanza fra scienza, informazione e cittadini, attraverso un aperto confronto, per una conoscenza consapevole eresponsabile, delle più importanti tematiche sanitarie.

Denatalità e infertilità: problemi e prospettive (2016)

Nel 2016 il Gruppo Salute ha promosso e pubblicato una ricerca-indagine su un tema di grande attualità: il calo delle nascite.

Il calo delle nascite è un fenomeno in forte aumento in tutto il Paese, compresa la nostra provincia, dove per contro aumenta l’invecchiamento della popolazione. Quali le cause e quali i possibili percorsi di soluzione? Le cause, complesse e molteplici, sono di natura socio-culturale, politica, ambientale, biologica e soprattutto sono legate alle difficoltà che le donne affrontano nelle scelte di procreazione.

E’ stato predisposto e distribuito un questionario e sono state svolte analisi sui dati del territorio provinciale da diversi punti di vista. Nell’opuscolo sono contenuti i risultati dell’indagine e le proposte di lavoro poi sottoposte alle istituzioni locali.

L’opuscolo, stampato con patrocinio e contributi di Comune di Ferrara, Azienda USL Ferrara, Polisportiva Putinati, è stato presentato il 5 maggio 2016 presso la Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea di Ferrara.

Applicazione e verifica della legge 194 (2015)

Il Gruppo ha preso in esame le allarmanti problematiche relative al diritto delle donne a ricevere l’assistenza sanitaria riproduttiva di cui hanno bisogno. Da un lato il numero sempre crescente di obiettori di coscienza tra il personale sanitario sta svuotando i contenuti della legge 194/1978 (“Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”), dall’altra i tassi crescenti delle infezioni sessualmente trasmissibili e le gravidanze indesiderate in adolescenza riaccendono i riflettori sui Consultori pubblici previsti dalla legge riguardo all’educazione sessuale e alla contraccezione.

Il Gruppo ha pertanto condotto un’indagine attraverso questionari somministrati a studenti di istituti superiori e diversi focus group con operatori socio-sanitari, ginecologi, psicologi, insegnanti. Il lavoro si è concluso con una presentazione pubblica svoltasi a Ferrara il 16 marzo 2015.

Hanno dato un contributo alla realizzazione del progetto: Comune di Ferrara e Comuni di Argenta, Codigoro, Copparo, Goro, Ostellato, Portomaggiore, Vigarano Mainarda.

Indagine sui Farmaci Generici/equivalenti a Ferrara e Provincia 2014

Il Gruppo Salute Donna dell’UDI di Ferrara è stato impegnato per diversi mesi nella realizzazione di un progetto sui farmaci generici equivalenti. Questi sono farmaci il cui brevetto è scaduto, possono essere commercializzati a minor costo (una diminuzione di almeno 30% rispetto al farmaco originale), contengono lo stesso principio attivo, nella stessa quantità e forma e dunque hanno la stessa efficacia del farmaco di marca. Sono stati effettuati due focus group, uno dei farmacisti e l’altro dei medici di medicina generale.

E’ stato diffuso un questionario rivolto alle donne dai 18 anni in su e sono stati raccolti circa 500 adesioni.

Proposte:

Un rinnovato impegno
 -dei medici di medicina generale a promuovere l’informazione
 – da parte dei farmacisti
 -Innovative campagne di informazione rivolte ai cittadini in misura più diffusa sull’effettiva validità ed efficacia del farmaco generico equivalente con la distribuzione di depliant, diffusione di manifesti esplicativi, organizzare trasmissioni sulla radio e tv locali
 – Intensificare e approfondire le ispezioni dell’AIFA su provenienza e qualità delle materie prime utilizzate per la produzione dei farmaci generici equivalenti, rendendone noti i risultati
 – Incrementare programmi di vigilanza sugli effetti di farmaci sollecitando segnalazioni spontanee, le reazioni avverse o le eventuali inefficacia terapeutica
 – Potenziare un’informazione indipendente sui farmaci rivolta ai operatori sanitari per favorire l’appropriateza prescrittiva finalizzata alla tutela prioritaria della salute degli assistiti.


Un’indagine sul Parto Naturale vs Taglio Cesario 2013

– è stato realizzato un campione dell’indagine rappresentato da 349 donne residenti nella provincia di Ferrara di erà prevalentemente compresa tra i 31 e i 40 anni di cittadinanza quasi tutte italiana
Problemi emersi
1. Carenza di informazioni sulle due tipologie di parto e sulle diverse tecniche utilizzabili che precludono una decisione consapevole, libera ed autonoma della donna
2. Difficoltà di accesso all’interno delle struttura ospedaliere alle tecniche di controllo/contenimento del dolore, compresa la parto-analgesia durante il parto fisiologico
3. Scarso collegamento tra i percorsi proposti dall’Azienda U.S.L. per la gravidanza e il parto e l’Azienda Ospedaliera che provocano disorientamento alle donne nel momento del parto in ospedale
5. Diminuzione della fiducia tra medico e paziente in relazione al percorso nascita

Proposte

1. Facilitare la frequenza per tutte le donne gravide e in particolar modo per quelle svantaggiate dei corsi di preparazione parto
2. Diffondere e consolidare l’adozione delle linee guida regionale sul controllo del benessere in travaglio di parto ottimizzando la pratica clinica
3. Migliorare il rapporto con l’ospedale della gravidanza al parto fino al primo anno della vita del bambino, sia dal punto di vista sanitario che psico-sociale mantenendo ed integrando/ rafforzando i progetti già in atto: “Benvenuto bimbo mio”, “Genitori più”, ” Depressione post partum”.
4. Necessità di una legislazione più certa che tuteli sia il medico che il paziente, fornendo risposte chiare sulla gestione del rischio clinico per la sicurezza dei pazienti e la serenità degli operatori
5. Costruzione di un rapporto di maggior fiducia medico-paziente attraverso un miglior processo di ascolto delle donne e delle coppie

Un’indagine rivolta alle donne straniere del nostro territorio sulla conoscenza e utilizzazione dei servizi socio-sanitari (2010-2011).

Nel 2011 il gruppo si è impegnato in un progetto riguardante la menopausa e l’osteoporosi, mirato ad indagare queste problematiche ed ad aspetti ad esse correlati, in particolare:

– il vissuto delle donne
– la situazione e le modalità di utilizzo dei servizi preposti
– le modalità di prescrizione di farmaci ed esami clinici
– i tipi di cure e terapie
– il rapporto medico/paziente. E’ stata realizzata una rilevazione tramite questionario indirizzata a 200 donne dai 45 ai 65 anni di età appartenenti al Distretto Centro-Nord, nelle palestre, negli uffici, associazioni, aziende, ecc. I dati sono stati inseriti ed elaborati a cura di Gloria Balboni e Cristina Canella ed è stato realizzato un opuscolo presentato pubblicamente nel novembre 2011. La pubblicazione si può richiedere all’UDI di Ferrara (0532 206233 udi@udiferrara.it).


Una rubrica dedicata ai temi della salute di genere sul quotidiano locale “La Nuova Ferrara” (marzo-aprile 2009).

Un documento che esamina i problemi della salute relativi al genere femminile e la situazione dei servizi sanitari e sociali rivolti alla popolazione femminile nel Ferrarese (2008).

Per maggiori informazioni e consultazioni dei risultati delle inchieste, si prega di contattare l’UDI di Ferrara:
Tel: 0532 206233
Mail: udi@udiferrara.it     Chi desidera partecipare alle attività del gruppo può contattare la sede UDI di Ferrara telefonando allo 0532 206233.

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